Cari Milanesi, ma mi rivolgo anche a chi abita qui per lavoro o studio, è un dovere e un piacere raccontarvi in poche righe perché da cittadino come voi, da Milanese tra i Milanesi, ho deciso di accettare la candidatura a sindaco di Milano, la città che amo e dove lavoro da 25 anni tra reparti d’ospedale e mondo del sociale.
Mi candido con la mia lista civica supportata dalla coalizione di centrodestra, ma l’impegno che prendo fin da subito in caso di elezione – e non è la solita promessa già sentita da molti – è di essere davvero il sindaco di tutti.
Sono diventato medico girando giorno e notte per il centro e per i quartieri della nostra città, aiutando persone spesso sole e in difficoltà, e dalla loro umanità ho imparato tanto e imparerò ancora.
Dal 2005 ricopro il ruolo di direttore della Casa Pediatrica Fatebenefratelli-Sacco, una struttura riconosciuta come un’eccellenza nazionale, e il merito è soprattutto dello straordinario impegno di chi ci lavora, dal personale amministrativo alla segreteria, dagli infermieri ai medici, al servizio di sicurezza: sono la passione, la dedizione e la competenza a rendere vincente una squadra, così come un’amministrazione comunale. Sono anche il direttore, ad interim, del reparto di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Macedonio Melloni.
Ma non pensatemi, in questo ruolo, come ad una fredda figura manageriale, anche se la calma e la freddezza sono ingredienti fondamentali di tutto il mio agire: la cura delle persone è la mia vita. I bambini ne sono l’anima: vederli uscire in forze dall’ospedale con mamma e papà è una gioia immensa. Mi onoro di far parte per il ministero dell’Istruzione dell’Osservatorio nazionale per l’Infanzia.
Ho fondato e dirigo il Centro di Coordinamento Nazionale Cyberbullismo e sono nella Commissione sul disagio degli adolescenti, come esperto di bullismo e dipendenze. Ecco, le dipendenze: alcol e droga. I nostri ragazzi non vanno lasciati soli: loro sono il nostro futuro. Lo spaccio di stupefacenti, tanto nelle periferie quanto in centro, dev’essere debellato anche grazie a un impiego maggiore e più mirato degli agenti di polizia: abbiamo già stabilito che se sarà la nostra squadra a guidare Milano assumeremo almeno 600 vigili, e lo faremo in tempi più che rapidi. Il nostro ospedale si occupa quotidianamente anche di mali più occulti, come anoressia, la dipendenza dal web e dai videogiochi. La fase più acuta del Covid ci ha convinto velocemente a riconvertire la struttura: non potevamo lasciare soli la città e i nostri colleghi. Il gruppo di pediatria ha quindi lavorato ininterrottamente fino a 12-13 ore al giorno.
È stato un periodo durissimo per tutti, e, oltre alle cure, a fare la differenza sono stati i piccoli gesti di tutti i giorni: un caffè, una fetta di torta, una videochiamata coi parenti e gli amici. Non smetterò mai di ringraziare mia moglie Francesca e mia figlia Lucrezia per l’amore e il sostegno che mi danno ogni giorno.
In una città frastornata dalla pandemia serve un sindaco che, unitamente a doti manageriali, conosca i propri cittadini, che sappia lavorare in prima persona, che faccia e non prometta. Che abbia idee concrete, non vuoti slogan.
Ripartiamo dalle tante cose buone realizzate dalle giunte Albertini e Moratti ma non chiudiamo la porta ai suggerimenti provenienti da altre aree civiche e politiche. Milano sia internazionale, ma Milano non sia la copia sbiadita di altre città. Perché Milàn, grazie ai milanesi, l’è on gran Milàn! E Milàn, con tutti voi e la nostra squadra, ripartirà alla grande!
![Locandina Luca Bernardo Sindaco - Milano Insieme Si Cura [Media]](https://www.lucabernardo.eu/wp-content/uploads/2021/09/Locandina-Luca-Bernardo-Sindaco-Low.png)